L’isola che c’è – pearl safari a Palawan (II)

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Jaques, il presidente della coltivazione, ha pensato bene di farci sentire ancor di più a nostro agio mescolandoci a loro e distribuendoci quindi nei vari tavoli.

Il gioco non finisce qui ovviamente! Ognuno di noi si alzerà in piedi per un saluto e una brevissima presentazione.
Tutto questo alleggerisce ulteriormente qualsiasi imbarazzo se mai ancora ce ne fosse e possiamo senza dubbio sentirci parte della comunità che ci sta ospitando.

Dopo pranzo prendiamo un caffè guardando un video molto interessante che ci illustra alcuni momenti del percorso di coltivazione che per ovvi motivi logistici e di tempo non avremmo avuto modo di vivere in quei giorni.

Come immaginabile, anche in questo caso, ho dovuto gestire come fossi un moderatore in un dibattito domande a raffica da parte di tutti.

La curiosità aumenta di minuto in minuto e tutti sono interessati a succhiare tutto il nettare di questo argomento interessantissimo.

E’ una giornata piena di emozioni e pare proprio non siano ancora finite!

Jaques ci fa entrare nel sancta sanctorum della struttura!
E’ arrivato il momento che tutti vogliono, chiedono e che desiderano vivere da vicino.
Siamo arrivati nel delicatissimo reparto all’interno del quale si compiono due gesti fondamentali di tutto quel che idealmente potremmo identificare come l’inizio e la fine del ciclo della coltivazione: l’innesto del nucleo nel mollusco e l’estrazione della perla dall’ostrica che dopo molti mesi di gestazione in mare è pronta per mostrarsi a noi in tutta la sua magnificenza.

Inevitabile il grande momento di empatia generale!

Il primo giorno è stato decisamente intenso e le emozioni non sono mai mancate.

Ora quindi tutti a nanna e ovviamente prima di finire sotto le lenzuola non si può non farsi tentare da un bagno in mare illuminato da una luna luminosissima. Assolutamente fantastico!

La mattina successiva si parte per una nuova giornata piena di emozioni.
Assieme ad un big boss della coltivazione ci dirigiamo in mare aperto dove attracchiamo in un punto di controllo e selezione dell’accrescimento delle ostriche.

La base operativa
La base operativa II
finalmente in mare per apprendere sul campo

Qui vediamo da vicino quello che il giorno precedente avevamo appreso dalle parole della biologa marina.
Le piccole ostriche poste in mare perché crescessero nel loro habitat naturale sono diventate grandi. Ora c’è da controllare se qualitativamente potranno sopportare un intervento e capire quale tipo di colore ci potrebbero dare.
Ci illustrano quindi come avviene questa prima divisione e con quali criteri e parametri verrà effettuata.

Deposizione dell’ostrica in aree protette per l’accrescimento

Il pomeriggio è invece tutto di teoria, assieme al grande capo Jaques.
Interessante lezione all’interno del suo ufficio operativo dove capiamo molti aspetti legati a percentuali di produzione, tempi, incidenza della mortalità, perché di certe forme e colori e tante altre interessanti informazioni che arricchiscono il nostro sapere.
Jaques, sempre assistito dalla straordinaria Ana Marie, ci porta nel caveau dove ci mette a disposizione un intero raccolto che è stato selezionato per noi nei giorni precedenti al nostro arrivo.

il raccolto selezionato per noi

La scelta delle diverse qualità passa attraverso la selezione dello spessore del nacre, la luminosità, le caratteristiche di superficie, la forma, il colore, la presenza di oriente ed ovviamente il diametro.

Quando si capisce quante e quali possano essere le variabili che determinano l’aspetto qualitativo si apprezza molto di più il valore di questa gemma straordinaria.

Ana Marie mi comunica che ha preparato per noi una sorpresa per il dopo cena della quale dovrò tener segreto per qualche ora ancora.

La sorpresa è davvero speciale!
Credo rimarrà uno dei ricordi più belli di tutto il Pearl Safari e sono convinto di condividere il pensiero di tutti quelli che con me hanno avuto modo di viverlo.
Finito di cenare torniamo nuovamente dalla nostra piccola isola alla base della coltivazione dove veniamo invitati ad una vera e propria festa organizzata in nostro onore.

L’emozione è davvero grande!
Oltre un centinaio tra donne e uomini tutti vestiti in indumenti folkloristici ci attende nell’area adiacente a quella dove di giorno avvengono le operazioni pronti ad applaudire la nostra entrata e ad intonare canti in nostro onore.

La serata prosegue con balli tipici e giochi dove ovviamente veniamo tutti coinvolti.

I balli in nostro onore

E’ indescrivibile la gioia nel sentirsi così accolti. L’entusiasmo contagia tutti e per i giorni a seguire non si fa che parlare di questo.

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