Le Perle Biwa

hyriopsis-cumingii

 

Le perle Biwa sono perle d’acqua dolce coltivate esclusivamente nelle acque del lago Biwa in Giappone. Sono di forma irregolare ma hanno una buona lucentezza e bei colori. Anziché un nucleo, all’interno del mollusco viene inserito un minuscolo quadratino di madreperla. Richiedono circa tre anni perché si arrivi a buoni risultati e generalmente sono più lisce e brillanti delle fesh water provenienti dalla Cina. Hanno una lucentezza e una profondità di riflessi che possono rivaleggiare con quella di una perla naturale.  Il commercio di perle Biwa fu introdotto da un ex collega di Mikimoto, il Dr Masao Fujita che operò per la prima volta su di un mollusco del lago Biwa nel 1924 e raccolse la prima perla nel 1925. 

Il lago biwa

 

Raccolse solo poche perle ed erano tutte barocche e colorate. Il metodo che adottarono era molto simile al metodo utilizzato per produrre perle nel lago Kasumigaura. Un frammento forato di madreperla veniva inserito nel mollusco assieme a un frammento di tessuto.

Nel 1914 i coltivatori di perle iniziarono a coltivare perle freshwater native del lago Biwa. Questo lago, in più grande e antico in Giappone, si trova vicino a Kyoto. L’utilizzo estensivo dei molluschi del lago Biwa si rifletté nel nome stesso delle perle che presto divenne quasi un sinonimo di perle d’acqua dolce. Dal picco di massima produzione, che si ebbe nel 1971, quando vennero prodotte sei tonnellate di perle, l’inquinamento e la sovrapproduzione causarono l’estinzione virtuale di questo animale.

Perle biwa

Negli anni ’80 la produzione di perle Biwa sopravviveva a malapena: questo vuoto di produzione è stato riempito negli anni successivi dalla produzione cinese, che già alla fine  del decennio aveva acquisito le tecniche più evolute in fatto di allevamento con colture più lunghe e colori più accattivanti.

 

 

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