Genisi La regina d'oriente

 

Questo blog mi permette di avvicinarmi a voi in vari modi e  uno di questi spesso si concretizza quando l’incipit mi arriva da uno dei vostri straordinari racconti che trovo siano sempre unici e coinvolgenti.

 

Oggi ho l’onore ed il piacere di presentarvi “la Regina d’Oriente”.

La Regina d’Oriente

Si tratta d’un raro esempio di perla naturale appartenuta ad una antenata di un noto architetto che ha avuto il piacere di condividere con me ..ed io con voi di conseguenza, le immagini e la storia di questa straordinaria gemma che un artigiano orafo dell’epoca ha saputo interpretare secondo lo stile allora in voga.

La regina d’oriente

La ” Regina d’Oriente ” è in fatti il nome con il quale una distinta antenata francese del nostro amico architetto usava chiamare questa perla naturale a goccia acquista durante un viaggio in Asia.

Usava raccontare che rimase talmente affascinata dalle atmosfere e dalle luci di quei luoghi che, frequentemente sentiva di rivivere quelle emozioni rivedendole appunto nella perla dalla quale non si separava mai.

La regina d’oriente

…quel che si suol definire amore a prima vista fedele nel tempo!

Ovviamente non potè che diventare il suo gioiello più rappresentativo.

Demandò quindi il delicato compito ad un abile artigiano parigino che la trasformò in una bellissima spilla montata in oro ed argento contornata da smeraldi e brillanti.

Era la fine del XIX° secolo e quel genere di gioiello andava  per la maggiore. La poliedricità d’uso la rendeva ancor più incredibile.

Infatti, poteva essere indossata su di un abito come su un copricapo e volendo sarebbe potuto essere anche un ricco pendente.

Insomma, gli usi erano sicuramente dei più svariati e “la Regina d’Oriente” ha sempre fatto bella mostra di se nei ricevimenti e nelle serate di gala che vedevano impegnata la nobildonna d’oltralpe.

Oggi è qui in Italia ed appartiene appunto ad un architetto che molto gentilmente ha pensato di parlarmene ed io non ho potuto resistere alla tentazione di coinvolgervi nel mio piacere di fare un salto in dietro di un centinaio d’anni ammirando un esemplare unico di gioielleria dell’epoca unitamente all’eccezionalità della gemma naturale.

 

C’è un aspetto che mi ha particolarmente incuriosito e di cui mi piace raccontarvi.

L’attuale proprietario della Regina d’Oriente mi confessa d’essere non solo affascinato dalla bellezza e dalla storia che l’accompagna…c’è anche un indefinito magnetismo che l’avvolge e che la rende misteriosa e carica di significati.

Pare che chi ci si avvicini ne avverta le caratteristiche e… a questo punto non posso che provare per credere …

Ovviamente ho già preso appuntamento per visionare da vicino la deliziosa “creatura”…

Voi cosa dite ipnotizzerà anche me? Sareste anche voi curiosi di provare questa magica sensazione?

 

A ulteriore testimonianza dell’eccezionalità del gioiello  è stata richiesta l’analisi delle caratteristiche ad una delle più note società presenti nel mercato che ne ha certificato le caratteristiche in tutti i suoi dettagli.  

Di seguito pubblico l’analisi descrittiva stilata dall’istituto che ne ha periziato le caratteristiche ed il testo con commento in Italiano ed inglese.

 A natural blister pearl is a pearl, which at the very end of formation was attached to the shell. This quite often happens to larger pearls, as the space within the shell is rather restricted. A section through a blister pearl would show to a large extend concentric growth rings of mainly calcium carbonate. A blister pearl is attached to the shell and has to be cut from the shell when opening up the shell. As a consequence the base of the blister pearl is always worked, as we indicate on our reports. Based on our testing results, the item described in test report no 60588 has been identified as a natural blister pearl. It is thus fully a natural product formed accidentally in a saltwater shell. It formed as a pearl within the animal in a beginning and was attached at a later stage to the shell, probably as it became too large for the available space within the shell.

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Una perla con “Blister” è una perla che alla fine della formazione si trova attaccata al guscio dell’ostrica. Questo succede abbastanza di frequente alle perle più grosse , dato che lo spazio   nella conchiglia è piuttosto ristretto.

Una sezione della perla “blister”  mostra in gran parte degli anelli di crescita concentrici principalmente di carbonato di calcio. Una perla “Blister”  è attaccata alla conchiglia e deve essere tagliata dalla conchiglia quando la si apre e di conseguenza la base della perla “Blister” risulterà sempre lavorata, come indichiamo nelle nostre schede.

Sulla base dei risultati dei nostri test, l’articolo descritto nella scheda del test numero 60588 è stato identificato come una perla “blister” con bolla naturale ed  è quindi un prodotto interamente naturale formatosi accidentalmente in una conchiglia di acqua salata. Diventò una perla  all’interno dell’animale all’inizio e in seguito si attaccò alla conchiglia, probabilmente perchè diventò troppo grossa per lo spazio disponibile all’interno della conchiglia.

 

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